Flotte con veicoli diversissimi tra loro, persone sbadate o restie a seguire le regole, tecnologie (come le tradizionali scatole nere) inadatte o di difficile integrazione, norme severe e, spesso, incomplete.
Come è possibile prevenire con decisione gli infortuni delle persone che lavorano con veicoli aziendali e mettersi sempre al riparo da sanzioni e ripercussioni penali?
È sicuramente uno dei temi più importanti e, al contempo, più delicati per tutti gli Imprenditori, i Direttori Tecnici e i Fleet Manager dei business che operano con l’ausilio di flotte di veicoli allestiti.
Negli anni, best practice, tecnologie e regole di buon senso, hanno popolato le agende di coloro che hanno voluto e dovuto regolamentare i processi di lavoro con l’obiettivo di ridurre gli infortuni.
Il primo degli attori impegnati in questo campo è certamente il legislatore che ha dato vita a disposizioni di carattere generale, come il Decreto Legislativo 81/08, e altre verticali su settori specifici, come la “famiglia” delle norme UNI EN 1501 per la raccolta rifiuti.
Gli infortuni, purtroppo, continuano a verificarsi, in ogni settore e in ogni parte del mondo.
Responsabilità penali, immagine aziendale, effetti sui costi di gestione e, in primis, salvaguardia della salute dei lavoratori sono gli aspetti da tenere ben in mente quando si parla di sicurezza e delle sue ripercussioni su chi gestisce servizi su gomma.
È chiaro: la stabilità e la crescita dei business su ruote è strettamente legata a un buon sistema di prevenzione quanto di certificazione del corretto adempimento degli obblighi di legge.
Gli aspetti da prendere in considerazione sono talmente tanti che molte aziende trovano difficoltà nel dirsi tranquille rispetto alla piena garanzia della sicurezza dei propri lavoratori e capita che anche le migliori in questo campo si ritrovano a fronteggiare emergenze non previste.
Ma non è colpa loro, semplicemente, fino ad oggi, è mancata una soluzione in grado di semplificare il controllo di ogni possibile causa di infortunio.
Oggi voglio presentarti le 3 regole d’oro che, alla guida di progetti tecnologici innovativi per flotte aziendali, ho appreso sul campo e che mi hanno permesso di ridurre incidenti nelle operazioni di migliaia di veicoli.
Tre aspetti che potrai utilizzare per progettare un sistema altamente performante e facile da governare con il quale potrai dirti al sicuro da ogni possibile danno di salute, economico e penale:
Il comportamento degli uomini, si sa, spesso è imprevedibile e, anche dinanzi alle regole più stringenti, può verificarsi un’azione potenzialmente pericolosa.
Basta pensare, ad esempio, agli operatori che, pur coscienti del rischio che corrono, scendono dalle pedane installate nei veicoli di raccolta rifiuti prima che essi si siano completamente fermati.
Tu, però, conosci bene il flusso di erogazione dei tuoi servizi e sai esattamente come viene utilizzato ogni singolo elemento dei tuoi veicoli.
Giusto?
Se così non dovesse essere, questa prima regola fa proprio al caso tuo.
Sì, perché per porre le basi per giungere al massimo della sicurezza sul lavoro occorre seguire, sempre, questo processo:
Parlo di soluzioni che ti permettono di avvalerti di un numero enorme di sensori installabili semplicemente in qualunque parte dei tuoi veicoli e di dispositivi indossabili dagli operatori al fine di rintracciare e segnalare prontamente ogni rischio.
Quale risultato puoi attenderti dal seguire questa prima regola?
Otterrai un sistema di tracciamento di ogni momento chiave delle operazioni della tua flotta che ti permetterà di semplificare la prevenzione degli infortuni, grazie alla raccolta continua di dati e all’avvio automatico di procedure di emergenza (come segnalazioni audiovisive a bordo veicolo) al verificarsi di situazioni potenzialmente pericolose.
B) Sfrutta il massimo potenziale della tua flotta di veicoli diversi, senza rinunciare a una base omogenea di dati
Ogni giorno ho la fortuna di interfacciarmi con moltissimi Imprenditori, Direttori Tecnici e Fleet Manager di business su ruote.
Se c’è una cosa che ho imparato e che è una costante in questo settore è che:
non solo ogni flotta è diversa dalle altre ma anche ogni veicolo di una stessa flotta è diverso dagli altri.
Veicoli di fabbricatori diversi, prodotti in anni diversi, con tecnologie diverse (basti pensare alla tanto in voga introduzione di veicoli elettrici in flotte tradizionali) e, addirittura, reduci da 2 o più passaggi di proprietà.
Tutto questo è realtà, anzi, la norma per la quasi totalità delle aziende con le quali collaboro.
La domanda a questo punto sorge spontanea:
se veicoli diversi e tecnologie differenti, spesso non integrabili tra loro, portano a dati e sistemi di controllo non omogenei, come si può implementare un unico ed efficiente processo di prevenzione degli infortuni?
Insomma, il veicolo che hai comprato 5 anni fa, magari usato, è dotato degli stessi strumenti e delle stesse tecnologie di quello che hai appena inflottato e quali sono le diverse modalità di interazione che essi impongono alle persone?
Bel grattacapo!
La soluzione è una e una sola o, meglio, sono due: una efficiente e sicura, l’altra generatrice di complessità e responsabile dell’innalzamento dei tuoi costi di gestione.
Vediamole entrambe.
La peggiore soluzione che tu possa adottare per controllare veicoli molti diversi tra loro coincide con quelli che noi tecnici chiamiamo “accrocchi”.
Ottieni un accrocchio quando fai di tutto per far comunicare tecnologie che, per loro natura, non “parlano” la lingua di altre soluzioni telematiche o, in generale, informatiche.
Pensa, ad esempio, a tutte le tradizionali scatole nere e ai tanti sensori che hai installato negli anni su veicoli che, in più, posseggono strumentazioni molto diverse tra loro.
In questo caso, nel quale probabilmente ti trovi o nel quale presto potresti trovarti, il consiglio che molti tendono a dare corrisponde con un bel accrocchio:
forzare la comunicazione tra i diversi elementi della tua flotta, con un enorme dispendio di soldi e tempo, finendo, comunque, con il dover gestire dati tanto difformi da non permetterti di prevenire prontamente gli infortuni.
La migliore soluzione a tua disposizione, invece, è quella di avvalerti di una piattaforma, completa di hardware e software, capace di gestire autonomamente l’eterogeneità della tua flotta e di restituire a te e a chi si trova sui tuoi veicoli una visione in tempo reale di ogni possibile causa di infortunio.
Fantascienza?
Assoluta realtà per migliaia di veicoli sui quali è stata installata la piattaforma della quale ti parlerò alla fine di questo articolo.
Quale risultato puoi attenderti dal seguire questa seconda regola?
Potrai raccogliere e rendere omogenei i dati provenienti da qualunque veicolo e tecnologia e, finalmente, otterrai una visione costantemente aggiornata delle operazioni e un potente sistema di alert a bordo.
C) Certifica i tuoi processi operativi per prevenire gli infortuni e dimostrare con chiarezza il pieno adempimento agli obblighi di legge
Bene.
Se hai già seguito la prime due regole, in questo preciso momento, possiedi un efficiente sistema di tracciamento delle operazioni di ogni singolo veicolo e di ogni singola persona e questo ti permette di migliorare continuamente i tuoi protocolli di lavoro e, in ultima analisi, di prevenire infortuni e ogni possibile ripercussione economica, d’immagine e penale.
Per te, ora, non è più un problema il dover gestire la complessità della tua flotta e hai una visione completa e in tempo reale di cosa accade sui tuoi veicoli.
Ma…cosa accade se, nonostante il tuo massimo impegno, si verifica comunque un infortunio?
Sindacati, istituzioni pubbliche, associazioni di settore, partner commerciali, tutti i tuoi dipendenti, i media e qualunque altro stakeholder prossimo alla tua azienda: verranno a chiederti spiegazioni.
Certo, tu hai fatto tutto il possibile e anche di più per evitare l’infortunio ma non basta se non sei in grado di fornire prontamente una spiegazione esaustiva della sua causa.
Ma tu, per fortuna e molta intelligenza imprenditoriale, hai già seguito le prime due regole che ti ho presentato in questo articolo e quindi, ti basta utilizzare la tua dashboard, o “cabina di regia” per rendere meglio l’idea, per estrapolare in pochi secondi tutti i dati necessari a certificare il tuo impegno nella prevenzione.
Infatti, potrai dare, a chiunque ne faccia richiesta, visibilità circa:
Quale risultato puoi attenderti dal seguire questa terza regola?
Potrai dimostrare, sempre e con pochi clic, il tuo impegno nella prevenzione agli infortuni, nella piena ottemperanza di quanto prescritto dal legislatore e richiesto dai tuoi stakehoder.
Il massimo della Prevenzione, sempre Dimostrabile e implementabile anche su flotte di Veicoli molto Diversi tra loro.
In questo articolo ho già fatto riferimento a una Piattaforma, già in uso in migliaia di veicoli, con la quale poter potenziare esponenzialmente la sicurezza sul lavoro nella tua azienda.
Si tratta della Piattaforma IoT che oggi sta permettendo a diversi Imprenditori, Direttori Tecnici e Fleet Manager di tracciare con esattezza l’interazione tra veicoli e uomini e di ridurre gli infortuni come mai è stato possibile prima.
Il suo nome è Wheeliot ed è un ecosistema di hardware, software e know-how progettato per portare le flotte di veicoli aziendali nella nuova era del Fleet Management.
Se vuoi sapere a cosa mi riferisco con “nuova era”, ti suggerisco di scaricare gratuitamente il manuale “Il Metodo Wheeliot”, nel quale presento le 10 regole per semplificare la gestione della tua flotta, eliminare i costi occulti e trarre il massimo dai tuoi allestimenti. Per scaricare gratuitamente il manuale, clicca qui.
> Se invece desideri sapere come Wheeliot può permettere alla tua azienda di ottimizzare e certificare il tuo sistema di prevenzione degli infortuni e, in più, essere premiata dalla Istituzioni con benefici fiscali fino al 50% del costo dei tuoi beni strumentali, puoi cogliere l’opportunità che sto per offrirti.
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Stefano Brivio