Sei un imprenditore, CEO, Fleet Manager e Operation Manager che opera in un business basato sull’interazione tra veicoli? Oggi puoi contare su un metodo che ha l'obiettivo di migliorare i processi aziendali. 

Sto parlando di Six Sigma, un approccio metodologico orientato proprio al miglioramento dei processi aziendali in termini di performance e robustezza.

La complessità nell'erogare un servizio oppure quella di una lavorazione che coinvolge autocarri speciali e/o macchine operatrici non è infatti solo direttamente proporzionale al numero di persone e veicoli coinvolti, ma anche e soprattutto a come questi interagiscono tra di loro e come scambiano informazioni sia con gli altri reparti aziendali che con i clienti finali. 

Stai cercando un metodo di approccio rigoroso da applicare ai processi produttivi? Six Sigma è la soluzione che fa per te! 

Vediamo insieme perché

IoT: il futuro della tua flotta passa dalla raccolta dati

Prima di capire in cosa consiste il metodo Six Sigma, dobbiamo fare un piccolo passo indietro e mettere a fuoco alcuni concetti base che sono fortemente legati a questo metodo. 

Questo perché ad oggi incrementare il proprio business vuol dire anche saper sfruttare gli strumenti che la tecnologia ci offre. 

In questo senso è assolutamente fondamentale parlare di IoT, meglio definito come l’internet degli oggetti.

Ciò che sta alla base di questa filosofia è la creazione di una rete in grado di connettere dei punti fisici su larga scala, ma anche dare la possibilità che questa stessa rete produca dati che, una volta analizzati, possono generare informazioni utili alla crescita. 

L’IoT si presenta quindi come un nuovo modo di aggregare prodotti e di sviluppare funzioni e processi, in modo tale da rendere disponibili delle versioni potenziate, creando know-how e valore aggiunto. 

L’Internet of Things è un paradigma che potenzialmente non conosce alcun confine applicativo, toccando quindi anche tutto il settore dell’autovettura. 

In cosa consiste oggi il concetto di intelligenza? 

L’intelligenza è oggi rappresentata da prodotti dotati di una tecnologia in grado di registrare tutte le interazioni che hanno con il mondo esterno e tramite la rete trasmettere tali dati ad altri oggetti o agli utilizzatori finali. La grande quantità di informazioni raccolte e la loro elaborazione permette così di creare nuovi servizi.

La fonte più preziosa per la tua attività sono i dati. 

Le nuove tecnologie aprono le porte all’Industry 4.0

Diventa scontato il passo successivo: l’Industry 4.0, ovvero una tendenza dell'automazione industriale che pone alla base l’integrazione di alcune nuove tecnologie produttive al fine di aumentare la produttività e la qualità produttiva stessa. Ti starai chiedendo: in che modo?

Tutto questo è possibile attraverso l’uso dell’Internet of Things. 

Queste tecnologie apportano una maggiore automazione, un’ottimizzazione automatica dei miglioramenti del processo, ma soprattutto un nuovo livello di capacità di risposta ai clienti e di efficienza mai viste prima d’ora.

L’industria 4.0 rappresenta un'opportunità incredibile di crescita e sviluppo. Questo perché analizzare una grande quantità di informazioni garantisce la visibilità in tempo reale di tutti gli asset di produzione. Gli strumenti per l'esecuzione della manutenzione predittiva riducono al minimo i tempi di inattività delle apparecchiature. 

L'utilizzo di dispositivi IoT altamente tecnologici porta a una maggiore produttività e a un miglioramento complessivo della qualità: in questo modo, puoi ridurre gli errori di produzione e puoi risparmiare tempo e denaro. 

Six Sigma: come tendere a un processo privo di difetti

Six Sigma è una metodologia che si applica ai processi produttivi con lo scopo di ridurre i costi lasciando comunque elevata la qualità della produzione.

Si è iniziato a parlare di Six Sigma per la prima volta nel 1995. La sua prima applicazione avviene in Motorola a opera di uno statistico aziendale, Mikel Harry, che coniò la formula e il modello di misurazione. 

In passato credeva che la qualità nei servizi non potesse essere in alcun modo misurata. E’ solo nell’ultimo decennio infatti che si è diffuso l’utilizzo della metodologia Six Sigma anche in questo settore, e oggi contribuisce in modo significativo alla riduzione della variabilità dei processi.

L’approccio alla base di Six Sigma si basa da un lato sulla variazione delle operazioni aziendali, dall’altro sulla capacità di mantenere questi processi aziendali in una condizione che può essere definita come di variabilità “naturale”, arrivando ad eliminare e/o ridurre al massimo quelle che sono le variabili speciali.

La formula di Six Sigma è calcolata come T/(2n σ). In questo senso T indica la Tolleranza e Sigma è la Deviazione Standard. Con n viene invece individuato il numero di volte in cui la deviazione standard è contenuta all’interno della Tolleranza.

Il “livello” Sigma indica quanto una certa azienda si sta avvicinando ad un processo che non produce difetti. Lo scopo di questo metodo è di tendere ad un processo privo di difetti.

Quello che è importante sapere è che quando parliamo di Six Sigma facciamo riferimento a un dato statistico che può essere applicato alla produzione e al materiale di produzione.

In particolare la metodologia Six Sigma fornisce un modo per:

• Migliorare la qualità, l’efficienza e la soddisfazione del cliente;
• Identificare le soluzioni per quei problemi ritenuti fino a quel momento “irrisolvibili”;
• Progetti a elevato ROI;
• Avere un piano di miglioramento collaudato e supportato da strumenti pratici.

Le fasi della metodologia Six Sigma

Come abbiamo visto, il Six Sigma rappresenta quindi un approccio rigoroso, metodologico e fortemente strutturato. 

Tale metodologia prevede 5 fasi:

• Define
• Measure
• Analyze
• Improve
• Control

È quello che viene definito l’approccio DMAIC. Ogni fase ha degli input e degli output ben definiti, oltre a tutta una serie di strumenti specifici da implementare per garantire il raggiungimento dell’obiettivo nei tempi e con le risorse definite.

Questo approccio DMAIC viene utilizzato quando già esiste il prodotto - o il processo - all’interno dell’azienda, ma o non rientra nel contratto con il cliente o è un progetto che non ha le performance desiderate.

Vediamo le fasi nel dettaglio. 

La fase Define ha lo scopo di definire l’obiettivo del progetto, i processi e il tema coinvolti, raccogliere i requisiti da parte degli stakeholder e definire la pianificazione delle attività da condurre con i tempi e le risorse necessarie.

La fase di Measure entra nel cuore del processo, individuando le possibili cause che hanno portato tale processo a non performare come si voleva e ricercando le possibili cause al fine poi di valutare l’impatto nella fase successiva.

La fase di Analyze - attraverso strumenti di statistica descrittiva - permette di verificare e quantificare le cause per eliminare le cause secondarie e individuare quelle principali sulle quali poi focalizzarsi. 

Nella fase di Improve vengono identificate e implementate le soluzioni di miglioramento, verificando successivamente la loro efficacia per garantire di aver concretamente raggiunto un miglioramento anche statisticamente rilevante.

L’ultima fase è invece finalizzata a definire come mantenere sotto controllo il nuovo processo nel tempo.

Sono molteplici gli strumenti utilizzati per questa metodologia, tra cui:

• Stratificazione
• Diagramma di Ishikawa
• La curva di Gauss e metodi grafici
• Diagramma di Pareto
• Diagramma di correlazione
• Corte di controllo statistico
• Fogli di controllo statistico

Oltre all’approccio DMAIC, la metodologia Six Sigma si basa anche su un altro approccio: DMADV. La differenza è racchiusa principalmente nella fase di applicazione all’interno del processo produttivo.

Al di là di qualsiasi tecnicismo, va sottolineato che sin dalla sua origine la metodologia Six Sigma ha permesso di ottenere importanti sviluppi in termini di riduzione dei difetti, incremento delle performance, della produttività e miglioramento della qualità dei prodotti. 

TOC e Six Sigma: una combinazione vincente

Tutte le aziende che sono consapevoli della necessità di implementare la qualità dei propri prodotti e/o servizi e di eliminare sprechi e scarti decidono di adottare la metodologia Six Sigma.

È possibile però che quando questo avviene gli sforzi si disperdano in molteplici fronti e il miglioramento possa tardare a manifestarsi.  

Quale può essere quindi una soluzione realmente efficace? 

La risposta è nella TOC (Theory of Constraints), un concentrato di strumenti, metodo, strategia e visione che ha come quello di identificare i vincoli fisici e non fisici per intraprendere, in tempi molto brevi brevissimi, processi di “cambiamento di stato” nelle aziende. 

Il concetto alla base della TOC è che in qualsiasi sistema esistono pochi elementi - chiamati vincoli - che controllano il ritmo con cui le unità vengono generate. La TOC offre il grosso vantaggio di focalizzare velocemente i pochi elementi di una impresa che da soli sono capaci di determinare i massimi risultati economici ottenibili.

Questa eccezionale capacità di individuare in poche ore di attività il problema di fondo, di identificare la direzione da prendere e la soluzione da adottare per massimizzare le prestazioni viene esaltata proprio dalla pratica combinazione con Six Sigma per ridurre tutta la variabilità possibile.

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Per questo Wheeliot è personalizzabile sulle tue esigenze: devo solo capire quali sono gli obiettivi ed i bisogni aziendali. 

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Stefano Brivio